Weekend di primavera al Cascade (1 maggio 2017)
Finalmente, anche quest’anno, sono arrivati i ponti di primavera e, al posto della frettolosa toccata e fuga in giornata, possiamo quindi pensare di pianificare un periodo di relax un po’ più lungo e scegliere anche un centro benessere più lontano dei soliti. Dal momento che è parecchio tempo che manchiamo, l’ultima visita fu lo scorso anno durante le vacanze estive, decidiamo allora per il Cascade di Campo Tures. Il periodo prescelto per il nostro weekend di relax va dal 30 aprile al 2 maggio.
Purtroppo per motivi lavorativi non riusciamo a partire sabato 29 ma dal momento che abbiamo aggiunto qualche giorno di ferie al ponte possiamo permetterci di rientrare martedì. L’idea è quella di cercare una sistemazione dignitosa con pernottamento e prima colazione per due notti e fare almeno due ingressi al Cascade.
A causa di passate frequentazioni, la zona di Campo Tures e la Valle Aurina le conosciamo abbastanza bene, riusciamo quindi facilmente ad individuare la giusta soluzione che ci fornisce un buon rapporto qualità prezzo, l’ Hotel Mair nella frazione di Caminata ad appena 2 Km dall’ingresso del Cascade, un hotel a gestione familiare che agli ospiti offre anche un piccolo centro benessere con bagno turco e due saune (finlandese e bio).
Sabato e nei giorni festivi il Cascade è aperto dalle 10:00 alle 22:00 ma visto che vogliamo sfruttare in pieno la prima giornata, al momento della prenotazione comunichiamo all’hotel che arriveremo al check-in intorno alle 19:00 e nello stesso tempo ci poniamo l’obiettivo di partire da casa abbastanza presto: per raggiungere Campo Tures in condizioni di traffico normale di solito impieghiamo più o meno 3 ore e mezza, per cui fissiamo la partenza alle 6:45. E infatti, dopo un paio di soste fisiologiche, alle 10:30 siamo nel parcheggio del Cascade a Campo Tures.
Domenica 30 aprile - 1° giorno
Alle casse acquistiamo due ingressi giornalieri, una piacevole novità entrata in vigore, ci informa la cassiera, a settembre del 2016. Infatti prima era possibile solamente fare il biglietto per tre ore e regolare poi all'uscita la differenza per il tempo di permanenza eccedente.
Paghiamo quindi la tariffa di 26,90 euro a persona e la cassiera ci consegna i braccialetti magnetici necessari per azionare i tornelli, aprire e chiudere gli armadietti e pagare le eventuali consumazioni al bar interno.
Sauna a infrarossi
Varchiamo il tornello dedicato, che separa l'area sauna dal resto della struttura e ci incamminiamo lungo un corridoio dove, sulla destra, troviamo le porte degli spogliatoi, divisi per genere: quello maschile poi subito dopo quello femminile.
Depositiamo gli abiti, indossiamo gli accappatoi e ci ritroviamo all'interno pronti a goderci la nostra prima giornata di relax.
Come da prassi ormai consolidata, optiamo per fare la prima seduta di ambientamento nella sauna ad infrarosso, una cabina abbastanza ampia, illuminata con luci rosse soft, allestita con 12 sedili alle pareti laterali, otto dei quali posizionati in corrispondenza dei dispositivi IR radianti.
Restiamo 20 minuti poi facciamo una veloce doccia tiepida e saliamo al primo piano nella sala relax. Essendo abbastanza presto troviamo posto nella zona con vista sul giardino esterno e sulle montagne a sud di Campo Tures.
Scorcio del giardino con sullo sfondo la sauna Birke
L'area esterna del Cascade è davvero bella, funzionale e ben tenuta, uno spazio aperto discretamente ampio, recintato con una barriera frangivista in legno. La veduta dall'alto, dalla vetrata della sala relax dove ci troviamo, stimola una piacevole sensazione di quiete : il giardino ben curato con al centro la grande sauna Birke, dove si svolge la maggior parte degli Aufguss, e subito a fianco, raggiungibile mediante una scaletta in metallo, il laghetto artificiale per lo shock termico, tutt'intorno dolci declivi erbosi, il sentiero di ghiaia bianca con panchine, lettini prendi sole allineati un po' sul prato e un po' sullo spiazzo pavimentato che si sviluppa a ridosso dell'edificio principale, con al centro la piscina di acqua calda a 38 gradi dotata di lettini idromassaggio e cascate, sufficientemente lunga per concedersi anche qualche sana bracciata.
Trascorriamo l'intera giornata in assoluto relax: leggendo, facendo un paio di bagni in piscina, partecipando ad alcuni aufguss (sempre molto piacevoli e ben fatti) e, vista la stupenda giornata di sole, ci concediamo anche un po' di abbronzatura integrale in giardino. Per pranzo oltre a un po' di frutta fresca che ci siamo portati da casa, assaggiamo anche un paio di centrifugati di frutta al bar/ristoro.
Alle 18.45, dopo aver fatto una doccia tiepida ristoratrice, usciamo dalla struttura e ci dirigiamo all'hotel che dista appena 2 minuti.
La giornata è stata molto lunga, la levataccia, il viaggio.... insomma la stanchezza si fa sentire e proprio non abbiamo voglia di uscire per andare a cercare un ristorante, per cui chiediamo al nostro albergatore se possiamo cenare in hotel. Nessun problema: il menu della mezza pensione prevede stasera frittatine in brodo, bistecca di tacchino e mousse al cioccolato. Accompagniamo il tutto con un mezzo litro di vino rosso locale, poi ci ritiriamo nella nostra stanza.
Sentiero che da Casere porta alla Malga Kehrer
Lunedì 1 maggio - 2° giorno
Il programma che ci siamo prefissati per il secondo giorno prevede una camminata alla mattina e pomeriggio al Cascade, con l'obiettivo di restarvi fino a chiusura e goderci in pieno il nostro meritato relax. Facciamo colazione alle 7.30 con il tipico e abbondante buffet Sud Tirolese, salato, dolce, yogurth, cereali e marmellate, quindi in auto percorriamo la Valle Aurina per una trentina di chilometri fino alla sbarra di Kasern (Casere) dove sostiamo nel parcheggio a pagamento a lato della strada. Da qui in poi è possibile procedere esclusivamente a piedi o in bicicletta (residenti esclusi). Il sentiero lo conosciamo perché lo abbiamo già fatto in passato, non è eccessivamente difficoltoso, si sale leggermente su una carrabile sterrata costeggiando il torrente, ma il panorama è pur sempre caratteristico e suggestivo, quindi ne vale la pena. Dal parcheggio alla malga Kehrer (in fondo alla valle, dove finisce la strada e da dove parte il sentiero in salita che porta prima alla Malga Lanher e poi, proseguendo, al rifugio Tridentina, sotto la Vetta d'Italia) sono circa 5 chilometri. Purtroppo a metà strada la presenza di neve sul sentiero non ci consente di proseguire oltre e siamo costretti a desistere e tornare sui nostri passi. Sulla strada del ritorno rimaniamo affascinati da alcune marmotte che, probabilmente appena uscite dal letargo invernale, si rincorrono tra le rocce. E' primavera anche per loro: stagione del risveglio dei sensi e degli amori.
Sauna finlandese interna "Tanne"
Rientriamo allora a Campo Tures e, dopo una pizza veloce e un gelato, passiamo in hotel per cambiarci gli abiti da trekking e prendere teli, ciabatte e accappatoi, quindi entriamo di nuovo al Cascade nel primo pomeriggio.
A differenza di ieri, il pomeriggio di oggi si preannuncia molto nuvoloso (e infatti da li a poco inizierà a piovere, una pioggia fine ma insistente che durerà tutto il giorno e parte della notte).
Nonostante il tempo non sia dei migliori, al Cascade c'è molta gente, gli aufguss nella sauna esterna (Birke) sono abbastanza frequentati e se si arriva tardi si fa fatica a trovare posto. Partecipiamo ad un paio di aufguss e all'uscita da questi ci lasciamo pervadere dalla piacevole sensazione di libertà che si prova raffreddando il corpo nudo e fumante sotto la fresca pioggia primaverile.
Anche questo secondo giorno trascorre piacevolmente, tra buone sudate e buon relax in un ambiente confortevole e pienamente vivibile. Usciamo poco prima della chiusura, verso le 21.30, facciamo in tempo quindi a vedere e vivere il Cascade in ambientazione notturna. Le gocce della fredda pioggia, incontrando l'acqua calda della piscina esterna rilasciano sbuffi di vapore acqueo che si alzano nel buio della notte, illuminati sul nascere dalla luce dei faretti installati al'interno della vasca. Una immagine davvero suggestiva.